PILLOLE DELL'ALTRA SESTO
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Mini alloggi protetti per i nonni La Pelucca chiede il via libera
Sesto, il progetto in via Falck 44
Da «Casa della salute» a «Casa dell’anziano». L'intervento nell'area che fu del "Mutuo soccorso"
di Patrizia Longo
di Patrizia Longo
In arrivo mini alloggi protetti per i nonni (Corsini)

In via Falck 44 gli ultrasessantenni troveranno un polo di riferimento a tutto campo. Innanzitutto mini alloggi protetti, per quanti non se la sentono di continuare ad abitare da soli ma sono ancora sufficientemente autonomi. Per loro, oltre a piccoli appartamenti attrezzati di tutto punto, in cui sarà possibile abitare in due, è previsto un presidio infermieristico e assistenziale, pulizie settimanali, piccole manutenzioni, ginnastica e psicomotricità, consulenza geriatrica e fisiatrica, la possibilità di ricevere pasti caldi e usufruire di una lavanderia. I sedici mini alloggi occuperanno il primo e il secondo piano di una palazzina da sei, che ospiterà anche altrettanti appartamenti per giovani coppie, così da garantire un mix sociale.
A pianoterra gli altri spazi dedicati alla Terza età, aperti al pubblico. Quasi mille metri quadrati tra ambulatori convenzionati con il Sistema sanitario, sale per attività motoria, un luogo di aggregazione e uno sportello informativo per orientarsi nella rete dei servizi: ginnastica e nuoto, assistenza domiciliare e vaccinazioni anti influenzali, badanti e pasti caldi a domicilio, centri ricreativi e vacanze al mare, ma anche artigiani di fiducia per le piccole riparazioni domestiche. Nei due piani interrati e nell’area di cortile saranno ricavati box e posti auto. A completare il nuovo insediamento, una sala del ricordo dedicata alla Società di mutuo soccorso che ha donato lo stabile.
Il progetto della «Casa della salute» era stato presentato dalla Pelucca, insieme ai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil. Con un obiettivo: limitare il ricovero nelle case di riposo, peraltro troppo costoso, permettendo agli anziani di rimanere il più a lungo possibile nelle loro abitazioni. Negli anni scorsi la Fondazione aveva lanciato un appello per raccogliere fondi, partecipando anche a bandi pubblici e ottenendo tra l’altro l’appoggio della Bcc di Sesto.
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