martedì 26 giugno 2012

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

Dialogonews.it

Patenti false, il tribunale nega la scarcerazione ai responsabili delle autoscuole e della motorizzazione civile

SESTO SAN GIOVANNIAccusati a vario titolo di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falsità ideologica restano agli arresti domiciliari i 15 indagati per lo scandalo delle patenti fasulle, comprate per cifre ingenti, fino a 4.500 euro, nelle diverse autoscuole di Sesto san Giovanni, Cologno Monzese e altri comuni della Brianza. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Monza Giovanni Gerosa. Dopo gli interrogatori di garanzia dei 9 funzionari, con compiti di esaminatori, della Motorizzazione civile di Milano e dei 6 titolari e gestori di autoscuole attive nelle province di Monza e Milano coinvolti nell’operazione «Easy driver» dei carabinieri delle compagnie di Sesto San Giovanni e Seregno (coordinati dai sostituti procuratori monzesi Salvatore Bellomo e Caterina Trentini),in 5 avevano chiesto la revoca dei domiciliari. La richiesta è stata negata.
L’inchiesta era partita circa un anno fa dopo diversi controlli dei carabinieri di Sesto e in particolare dopo i controlli di alcuni stranieri che non riuscivano a parlare in italiano ma avevano la patente italiana, che può essere conseguita solo se si conosce la lingua. Piano piano è venuta fuori l’organizzazione che gestiva la truffa. E’ stato accertato che le risposte erano suggerite e i test compilati da altri, garantivano, dietro il pagamento di cifre tra i 2.000 e i 4.500 euro, di conseguire la patente senza problemi. Numerose le patenti sequestrate, 136 le persone indagate.

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