martedì 3 luglio 2012

La dichiarazione congiunta del Presidente Roberto Formigoni e del sindaco Monica Chittò circa la decisione di far sorgere nelle aree ex Falck la Città della salute, confermata dalla Giunta regionale lunedì, è di straordinaria importanza per la Sesto, per Milano e l’area metropolitana, per l’Italia. Alle molte considerazioni positive di questi giorni, che spesso condivido, vorrei aggiungerne due.
Primo. E’ stato premiato il coraggio della nostra Amministrazione che ha adottato ed approvato prima il Piano di governo del territorio e poi il Piano integrato di intervento delle aree Falck, anche in situazioni molto difficili come quelle della scorsa estate. Abbiamo allora tentato di spiegare che, soprattutto in una situazione di gravissima crisi come quella italiana, ognuno aveva il dovere di assumersi le responsabilità di prendere decisioni, pure correndo il rischio di sbagliare, anche se non tutto era come lo avevamo sognato.  Ma occorreva essere pronti a cogliere tutte le occasioni.
Lo dico senza polemica, ma con lo spirito che ognuno abbia la forza di trarre insegnamento dall’esperienza. Il Pdl che se ne è andato dall’aula consiliare per non fare approvare il Pii, forse dovrebbe riflettere, anche alla luce del comportamento diametralmente opposto di Formigoni.
Una parte della sinistra poi ci ha accusato a suo tempo di avere approvato un Pgt e un piano Falck speculativo. Addirittura è stato fatto ricorso al Tar per annullare tutto. Bene, ora che si dimostra che, grazie a quella nostra scelta, sulle aree Falck ci sono le condizioni perché nasca l’unico grande centro di cura, formazione professionale e ricerca sanitaria pubblica d’Italia di queste dimensioni, in una Regione come la Lombardia, che è nota per avere dato spazio troppo ampio alla sanità privata, è il momento della riconsiderazione?
La clausola da noi richiesta secondo cui i terreni privati che devono passare al Comune lo diventano da subito, e non come avviene normalmente alla fine del piano integrato è stata decisiva nella possibilità di scelta. Se avesse avuto successo il ricorso al Tar di alcuni, oggi non  avremmo la Città della salute sulle aree Falck.
Secondo. C’è stato un lavoro di squadra importante tra l’Amministrazione comunale, e i rappresentanti di Sesto nelle istituzioni superiori. La senatrice Fiorenza Bassoli, la vice presidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi, Roberta Perego, fino a quando è stata consigliere provinciale, hanno lavorato in grande sintonia con l’Amministrazione comunale e con intelligenza ai diversi livelli. Questo dimostra che è importante per una città avere suoi rappresentanti nelle istituzioni superiori. Tutte queste elette sono espressione del Pd che in questo modo svolge un ruolo importantissimo a favore della città.
La determinazione politica e il coraggio di Monica Chittò in questi mesi hanno poi permesso di arrivare al successo finale.
Adesso comincia un altro lavoro importante. Che tutti si sentano impegnati e abbiano il coraggio di metterci la faccia.
Giorgio Oldrini

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