lunedì 8 ottobre 2012

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

NoiSesto.it

Mark Zuckerberg: “Traguardo storico abbiamo superato il miliardo”


Record per Facebook: il social network ha raggiunto quota un miliardo di utenti. Ad annunciare il traguardo "senza precedenti" e' Mark Zuckerberg: "Celebrare il raggiungimento di un miliardo di persone mi riempie di gioia", ha commentato. 
Con la diffusione degli smarphone, Facebook e' diventata l'applicazione piu' utilizzata. Seicento milioni di persone in tutto il mondo si collegano a Facebook dal cellulare. Da record anche gli altri numeri: 1,13 trilioni di Mi Piace, 140,3 miliardi di connessioni di amicizia, 219 miliardi di foto sono state condivise sul social network da quando fu fondato nel 2004. Ogni giorno su Facebook sono caricate piu' di 300 milioni di foto e oltre 235 milioni di persone usano i giochi sulla piattaforma ogni mese. "E' un momento per onorare le persone a cui offriamo il nostro servizio. Penso che abbiamo fatto qualcosa di importante per questa occasione.
 
Per la prima volta in assoluto nella nostra storia, abbiamo fatto qualcosa di grande per esprimere chi siamo e qual e' il nostro ruolo nel mondo", ha sottolineato Zuckerberg. "Facebook significa molte cose diverse per molte persone differenti. Un miliardo di persone differenti. Ma chi siamo – e' qualcosa che ha a che fare con i nostri valori, con la nostra missione. Crediamo che la necessita' di aprirsi e connettersi e' cio' che ci rende umani. E' cio' che ci unisce.
  E' cio' che da' significato alle nostre vite. Facebook non e' il primo servizio che le persone hanno inventato per connettere. Facciamo parte di una ricca tradizione di persone che creano strumenti per unirci". "Oggi quindi, celebriamo questa tradizione. Onoriamo l'umanita' formata da persone a cui offriamo questo servizio, e onoriamo tutte le cose che le persone fanno quotidianamente per unirci", ha commentato il fondatore. "Sedie, campanelli, aerei, ponti, giochi. Queste sono tutte cose che ci connettono. E' facile dimenticare il motivo per cui facciamo queste cose.
 
E' facile sentirsi isolati. E' facile sentirsi soli. Quindi forse il motivo per cui facciamo queste cose e' per ricordarci che non siamo soli".
 
Giuseppe Poidimani

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