domenica 11 novembre 2012

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

Nuova Sesto

L’Università Bicocca insegna i trucchi per trovare lavoro

Si è parlato di ‘bamboccioni’ e ‘choosy‘, ma chi ha veramente a che fare con ragazzi in cerca di lavoro sa che non è questo il problema. Di neolaureati pronti a entrare nel mondo del lavoro e dotati di capacità e buona volontà ce ne sono. La nuova forza lavoro ha tutte le carte in regola per darsi da fare, ma non ha modo di incanalare come vorrebbe queste energie positive.
Le possibilità che si hanno di dimostrare ciò che si vale e i posti di lavoro sono molto più rari per i ragazzi degli anni Dieci del 2000, piuttosto che per quelli degli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Il ciclo di incontri in Bicocca insegna a ottimizzare le proprie capacità. Esperti selezionatori hanno spiegato ad una platea di laureandi tutti i segreti del mestiere. La discussione ha toccato, uno per uno, tutti i punti del manuale del perfetto ‘giovane dinamico in cerca di lavoro’, dal come creare un curriculum accattivante al modo migliore per scrivere una lettera di presentazione convincente fino al ruolo dei nuovi media, in particolare Linkedin e Facebook.
Sì, perché nell’era di internet il ruolo dei social network è di fondamentale importanza: la prima cosa che fa un selezionatore esperto una volta ricevuta la domanda di un candidato è ricercare le sue foto pubbliche sul web, il suo profilo online ed, eventualmente, anche i tweet e gli aggiornamenti più compromettenti.
È importante ricordare che foto fatte per caso, scattate con gli amici, magari durante notti brave, una volta caricate sulla rete diventano disponibili a chiunque. Esattamente il genere di foto che non si vorrebbe mai il proprio capo si trovasse davanti. Per questo è fondamentale controllare le impostazioni di privacy per fare in modo che solo pochi intimi possano avere il privilegio di ficcare il naso nella nostra vita privata.
Altro punto di fondamentale importanza: mostrare di avere una storia da raccontare. Chi tiene un colloquio di lavoro ha, di norma, già avuto modo di valutare il curriculum dell’aspirante dipendente, conosce già il suo percorso di studi e le sue pubblicazioni. I voti scolastici sono segni irremovibili e lampanti, che mostrano senza possibilità di appello le reali competenze del candidato e, inoltre, sono tutti piuttosto simili tra loro. Quello che conta è mostrare non cosa si sa o si sa fare, ma chi si è.
Bisogna dimostrare il proprio entusiasmo, la propria passione, il proprio desiderio di mettersi in gioco, è questo che fa la differenza tra un candidato e l’altro. In questo senso, ogni esperienza del passato può essere riletta sotto una luce nuova per dare risalto alle proprie peculiarità, persino un lavoretto part time come babysitter o l’impiego di un’estate come cameriere sulla riviera romagnola.
Il prossimo appuntamento è per il 29 novembre, quando, sempre nelle aule della Bicocca, si terrà il Career Day, momento in cui sono le aziende a proporsi agli aspiranti lavoratori, e non il contrario. Ogni impresa avrà a disposizione un suo sportello che offrirà tutte le informazioni del caso e, a chiunque lo desideri, la possibilità di presentare la propria domanda di assunzione. Un’occasione unica e una vera gara a chi saprà creare il curriculum vitae migliore.
Per ulteriori informazioni, rimandiamo alla pagina riguardante l’evento direttamente sul sito dell’università.

Giovanni Molinari

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