PILLOLE DELL'ALTRA SESTO
Dialogo News
Ciao Antonio, poliziotto generoso e sfortunato
La notizia ha colto molti di sorpresa.Avevadell’incredibile.
Antonio Crisafulli, per gli amici Nino, era rimasto ucciso da un’auto mentre tentava di aiutare gli altri. Una sensazione strana ti pervade quando senti notizie di questo tipo, che coinvolgono persone che conosci. Io l’ho provata, incredulo e dispiaciuto.
Antonio Crisafulli, ora per tutti l’ispettore eroe, era davvero un personaggio che ti entra nella vita con simpatia. Subito, quando ci siamo conosciuti per motivi di lavoro, l’approccio è stato quello solito tra due vecchi amici. Eppure ci stavamo conoscendo in quel momento, una mattina dei lontani anni ottanta, quando Antonio era di servizio sulla “volante”. Era un siciliano dal sorriso facile, che sprizzava simpatia. Una simpatia coinvolgente. Pronto alla battuta.
Nei momenti in cui ci si incontrava per motivi professionali (lui da poliziotto e io da giornalista), manteneva sempre la stessa espressione di allegria. Raramente ho visto sul suo viso i segni della stanchezza. Meglio non lo dimostrava. Era piacevole chiacchierare con lui e fare battute. Era riconoscente quando le notizie che lo vedevano protagonista diventavano cronaca sui giornali e lui apprezzava e ringraziava. Sempre gentile, senza mai fare una critica. Rispettava il lavoro degli altri. Rispettava le persone.
Come rassegnarsi, ora, all’idea che una persona con queste caratteristiche non esiste più, cancellato da un destino crudele che l’ha colpito proprio nel massimo della sua generosità, mentre tentava di aiutare una famiglia vittima di un incidente stradale sulla A4, vicino a Fano, nelle Marche, dove stava andando a iniziare le vacanze? E’ difficile Antonio dimenticare quel sorriso che ti accompagnava! E’ impossibile non collocarti nello scrigno delle persone più care, quelle che non vorresti mai perdere, nemmeno dopo la morte terrena. Buon viaggio Antonio!
Francesco Pontoriero
Antonio Crisafulli, ora per tutti l’ispettore eroe, era davvero un personaggio che ti entra nella vita con simpatia. Subito, quando ci siamo conosciuti per motivi di lavoro, l’approccio è stato quello solito tra due vecchi amici. Eppure ci stavamo conoscendo in quel momento, una mattina dei lontani anni ottanta, quando Antonio era di servizio sulla “volante”. Era un siciliano dal sorriso facile, che sprizzava simpatia. Una simpatia coinvolgente. Pronto alla battuta.
Nei momenti in cui ci si incontrava per motivi professionali (lui da poliziotto e io da giornalista), manteneva sempre la stessa espressione di allegria. Raramente ho visto sul suo viso i segni della stanchezza. Meglio non lo dimostrava. Era piacevole chiacchierare con lui e fare battute. Era riconoscente quando le notizie che lo vedevano protagonista diventavano cronaca sui giornali e lui apprezzava e ringraziava. Sempre gentile, senza mai fare una critica. Rispettava il lavoro degli altri. Rispettava le persone.
Come rassegnarsi, ora, all’idea che una persona con queste caratteristiche non esiste più, cancellato da un destino crudele che l’ha colpito proprio nel massimo della sua generosità, mentre tentava di aiutare una famiglia vittima di un incidente stradale sulla A4, vicino a Fano, nelle Marche, dove stava andando a iniziare le vacanze? E’ difficile Antonio dimenticare quel sorriso che ti accompagnava! E’ impossibile non collocarti nello scrigno delle persone più care, quelle che non vorresti mai perdere, nemmeno dopo la morte terrena. Buon viaggio Antonio!
Francesco Pontoriero
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