venerdì 26 aprile 2013

Il gruppo Bizzi fa ricorso su una parte del piano di bonifica ex Falck contro il Ministero. Il sindaco: “Il progetto Città della salute prosegue”

Posted on April 24, 2013 by redazione online



Il progetto di recupero ex Falck di Renzo PianoAltri nuvoloni neri si addensano sulla città della Salute di Sesto San Giovanni. Dopo le dichiarazioni fatte al Corriere della Sera dal senatore leghista Fabio Rizzi,(Commissione regionale Sanità) sulle perplessità relative alla struttura da realizzare nelle ex aree Falck, arriva un’altra tegola.
Un ricorso al Presidente della Repubblica da parte del Gruppo Bizzi, proprietario delle aree Falck, contro una parte del piano delle bonifiche dell’ex acciaieria deciso dal Ministero dell’Ambiente (piano di cui, tuttavia, nulla è stato comunicato, finora, alla città e ai cittadini). Il sindaco di Sesto, tuttavia, getta acqua sul fuoco, perché “il ricorso non verte su tutte le bonifiche” e dunque esclude la parte relativa alla Città della salute.
Abbiamo appreso della decisione di Sesto Immobiliare, soggetto attuatore del Piano Integrato d’Intervento delle ex aree Falck, di presentare ricorso straordinario al Capo dello Stato sui contenuti del Decreto Direttoriale del Ministero dell’Ambiente relativo al progetto di bonifica delle aree – afferma il sindaco Monica Chittò in un comunicato stampa – Apprendiamo che, contestualmente, Sesto Immobiliare ha escluso dai contenuti del ricorso le prescrizioni sulla porzione delle aree che dovrà ospitare la Città della Salute e della Ricerca, prescrizioni che ha anzi formalmente accettato con lettera al Ministero dell’Ambiente“.
Prosegue il sindaco: “Leggeremo con attenzione il testo del ricorso, valutandone puntualmente i contenuti e riservandoci ogni iniziativa necessaria. Registriamo positivamente, in ogni caso, come il ricorso, che per la modalità adottata prevede solamente una decisione di merito ma esclude che possano essere adottati provvedimenti sospensivi, non fermi l’iter di bonifica dei terreni sui quali dovrà sorgere la Città della Salute e della Ricerca, iter del quale ci attendiamo anzi l’avvio al più presto da parte di Sesto Immobiliare. Per parte nostra, stiamo seguendo il percorso con il massimo impegno e ci apprestiamo a fare tutto quanto compete all’Amministrazione Comunale per garantire la realizzazione di un’opera così significativa per la città; con uguale impegno seguiremo l’iter del ricorso, ritenendo di grande importanza anche l’azione di bonifica, risanamento e trasformazione di tutto il resto delle ex aree Falck, della quale la Città della Salute e della Ricerca può e deve rappresentare il volano, ma che deve avere una compiuta e completa realizzazione”.

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

IlGiorno.net

Emergenza sfratti, gli inquilini interrompono la seduta del Consiglio

Commenti
I comitati hanno chiesto un nuovo Piano casa e interventi per risolvere l'emergenza sfratti
di Laura Lana
Il municipio di Sesto (foto spf)
Il municipio di Sesto (foto spf)Sesto San Giovanni, 24 aprile 2013 - Sono arrivati in consiglio comunale e hanno interrotto la seduta sul bilancio consuntivo. I rappresentanti dell'Unione inquilini e del Comitato per il diritto alla casa e alla città ha voluto incontrare i diversi gruppi politici per accendere i riflettori su una situazione che sta diventando ormai di emergenza. Quella degli sfratti, della fame di case a canone sociale, dell'esigenza di una programmazione delle politiche abitative all'interno della città già costruita e di quella ancora da realizzare sulle aree dismesse, in particolar modo sulle ex Falck.
Così, la seduta dell'altra sera è stata sospesa e i due comitati hanno distribuito un volantino che analizza la situazione, diffonde qualche numero e illustra le prime richieste. "A Sesto più di mille famiglie hanno fatto domanda per avere una casa popolare, ma sulle aree ex Falck non è previsto nemmeno un appartamento di edilizia a canone sociale - si legge nel documento -. Nel residence di via Puccini ci sono 14 famiglie stipate in pochi vani, ma il 20 per cento di alloggi che si stanno costruendo sulle aree ex Carmine doveva lasciare al Comune per 12 anni è stato monetizzato".
La richiesta è all'amministrazione che dovrebbe per prima cosa agire sull'invenduto, pubblico e soprattutto privato. "Molti lavoratori perdono la loro occupazione e di lì a poco perdono anche la casa perchè non riescono a pagare l'affitto, ma la Giunta non interviene sugli appartamenti vuoti".
"Il Piano casa proposto alle organizzazioni sindacali cinque anni fa è stato disatteso. Le case sfitte sono più di tremila e altre centinaia di appartamenti in via di realizzazione resteranno vuoti". La proposta è così di "requisire gli appartamenti inutilizzati per sistemare le famiglie che hanno subito uno sfratto. Abbiamo bisogno di forze politiche che di fronte alle emergenze sappiano affrontare i problemi con iniziative coraggiose in situazioni gravi".

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

NuovaSesto.it

Sestesi sostenete con i vostri volti la candidatura Unesco !

Al Mil la mostra "il futuro mette radici" di 16 non(ni) per l'Unesco
L'amministrazione comunale continua il suo viaggio di arricchimento documentario per la candidatura mondiale dell'Unesco per ciò che riguarda il patrimonio industriale.
Da qui il senso delle tantissime  immagini della vita in città tra passato e presente, gli edificicon le  storie  che compongono il paesaggio della città, i volti dei protagonisti delle recenti iniziative promosse dall'amministrazione per l'Unesco. Da qui il senso  della mostra "Il futuro mette radici",  materiali prodotti e raccolti con il progetto "16 no(n)i per l'Unesco" che sarà  inaugurata giovedì 2 maggio alle 18.00 allo Spazio MIL di via Granelli a Sesto San Giovanni.
16 no(n)i è un progetto di promozione della candidatura della nostra città come patrimonio dell'umanità, che ha visto negli ultimi mesi il coinvolgimento di tanti cittadini sestesi (nonni e nipoti, ex operai della città delle fabbriche e giovani studenti, artisti e ciclisti) in diverse azioni su tutto il territorio cittadino: dalla registrazione di un video musicale alla biciclettata invernale per i luoghi della candidatura, dalla partecipazione alla BIT di Milano alla giornata di promozione al centro Sarca e alle visite guidate per gli studenti con l'accompagnamento di ex lavoratori, dalle videointerviste ai protagonisti del recente passato industriale per finire con le incursioni dei fotografi del Gruppo Fotoamatori Sestesi nelle aree dismesse e in quelle già recuperate e la caccia di richiami e contrapposizioni tra la vita in archivio e quella di oggi a cura dei videomaker di Ovideo ed EUMM.
La mostra che aprirà il prossimo 2 maggio, curata sia nella grafica che nell'allestimento da Magutdesigner, sarà l'occasione non solo per raccontare quanto fatto, ma soprattutto per chiedere ai sestesi di metterci letteralmente la faccia, sostenendo con il loro volto la candidatura di Sesto San Giovanni all'Unesco.
L'inaugurazione sarà alle 18.00 con un aperitivo al quale parteciperanno il Sindaco Monica Chittò e gli assessori alla Cultura, all'Urbanistica e all'Educazione Rita Innocenti, Edoardo Marini e Roberta Perego.
La mostra rimarrà aperta ad ingresso libero da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00 fino all'11 ottobre, con chiusura in agosto. Inoltre  il 18 maggio ci sarà  l'evento di Archeobketour  con Temporiuso  e il laboratorio immagini sulla storia di Sesto con esperimenti video di GiocheriaLaboratori per i bambini  previsti a settembre.
16 no(n)ni per l'UNESCO ha vinto il bando Cultura e coesione sociale della Fondazione Comunitaria Nord Milano ed è realizzato grazie a un contributo di Falck Renewables. Il capofila è il comune di Sesto San Giovanni, Relazioni esterne in collaborazione con Cultura e Servizi educativi. Partner: Ovideo associazione, EUMM Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, AESS Archivio di Etnografia e Storia Sociale di Regione Lombardia.

venerdì 5 aprile 2013

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

Dialogonews.it

Sesto, la giunta approva una delibera che vieta l’affissione di manifesti che ledano la dignità di uomini e donne

Chi stabilirà se e quando un’immagine è censurabile o maliziosamente accattivante come questa della campagna per l’Unità?
Chi stabilirà se e quando un'immagine è censurabile o maliziosamente accattivante come questa della campagna per l'Inità?     SESTO SAN GIOVANNIUn freno alle pubblicità ritenute lesive della dignità di genere. Lo ha deciso la Giunta di Sesto San Giovanni che, in una delibera approvata martedì 2 aprile, ha ribadito come la pubblicità contenente messaggi discriminatori e degradanti riguardo al genere rappresenti “un ostacolo per una società moderna e paritaria”.
Viviamo – ha dichiarato l’Assessora alle Pari Opportunità Rita Innocenti – in un mondo nel quale la comunicazione pervade ogni aspetto della vita quotidiana. La pubblicità e il sistema dell’informazione hanno quindi un ruolo e una responsabilità fondamentali nella costruzione dell’immaginario e della cultura di una comunità. Le immagini sono infatti un canale immediato di trasmissione di principi e valori (o disvalori), capace di raggiungere tutti, adulti e bambini, anche indipendentemente dalla volontà di ciascuno. La scelta dell’Amministrazione comunale è da questo punto di vista un gesto di grande importanza culturale e politica, in quanto oltre a ribadire la priorità della dignità della persona, propone una serie di buone pratiche – dall’educazione all’immagine nelle scuole alla moratoria sulle pubblicità sessiste negli spazi comunali – con l’obiettivo di contribuire a formare un nuovo linguaggio comunicativo, libero da stereotipi e discriminazioni“.
Con la moratoria sulle pubblicità lesive della dignità di genere, l’Amministrazione di Sesto San Giovanni aderisce alla risoluzione del 3 settembre 2008 del Parlamento Europeo e dichiara il Comune “Città libera dalla pubblicità e dalla comunicazione offensiva dell’immagine di donne e uomini”, si impegna a realizzare campagne di informazione e formazione rivolte ai cittadini e ai più giovani sulla parità di genere, a vigilare affinché nessun materiale e nessuna pubblicazione relativi a iniziative collegate o patrocinate dal Comune contenga messaggi avvilenti per la dignità di donne e uomini e a rivedere il regolamento sulla pubblicità per impedire l’affissione negli spazi comunali di questo tipo di materiale.

mercoledì 20 marzo 2013

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

Dialogonews.it

Sesto, la diocesi organizza un grande pellegrinaggio di tre giorni a Roma per incontrare papa Francesco

Papa FrancescoSESTO SAN GIOVANNIPapa Francesco affascina i cuori e le menti! E’ stato organizzato il primo e più grande pellegrinaggio a Roma per incontrare il Papa che sta in mezzo alla gente. Il cardinale di Milano Angelo Scola ha dato l’imput per organizzare questo viaggio di tre giorni che porterà a Roma in piazza San Pietro non meno di 15mila persone provenienti da varie zone della Lombardia, compresa la zona parrocchiale di Sesto San Giovanni, dove partecipano circa 300 persone.
Il viaggio è stato programmato dall’1 al 3 aprile prossimi dalla più grande diocesi del mondo che è quella di Milano e prevede, una volta a Roma, il 2 ad assistere alla messa concelebrata dl cardinale Scola nella basilica di San Pietro e il 3 l’incontro in piazza con il Papa. Ulteriori informazioni possono essere richieste alle proprie parrocchie o presso l’agenzia Duomo viaggi di via Baracchini 9, Milano, tel. 02.72599370.

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

Noisesto.it

I Giovani Sestesi al tavolo del commercio

Si è chiusa la proposta di candidatura del consigliere comunale di minoranza per la partecipazione al tavolo del commercio. Con il voto di Lamiranda PDL, Franciosi Movimento 5 stelle, Landucci gruppo misto la consigliera Aiosa dei Giovani Sestesi ha avuto la maggioranza sia numerica che rappresentativa dei gruppi consigliari di opposizione. Ringraziamo per la fiducia e il sostegno in questa decisione che è stata un po’ faticosa fin dal suo inizio. Come criterio, nella partecipazione ai tavoli di lavoro proposti dall’amministrazione si è sempre scelto in base alle attitudini e alla competenza. Siamo soddisfatti che anche in questa occasione buona parte dell’opposizione ha saputo seguire i criteri che fin dall’inizio di questo mandato ci eravamo dati. Adesso possiamo iniziare a lavorare anche su questo tema che ha tanti punti in comune nei programmi dei gruppi politici che ci hanno appoggiato. Ci scusiamo per lo slittamento del tavolo del commercio ma solo adesso le cose sono state fatte secondo le regole.

Segreteria
Giovani Sestesi

Usavano i cani come corrieri della droga, poi li uccidevano. In manette 75 sudamericani in tutta Italia, uno è di Sesto

Posted on March 20, 2013 by redazione online

Usavano i cani come corrieri della droga, non esitando ad ucciderli per recuperare i preziosi ovuli di cocaina. E’ di 75 ordinanze di custodia cautelare con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio, traffico di droga e detenzione d’armi, il bilancio di un’operazione della polizia di stato a Milano e in tutta Italia. Perquisizioni sono state disposte a Milano e provincia, e nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Pavia, Piacenza, Novara e Varese e a Roma. Le persone coinvolte sono 57 maggiorenni e 18 minorenni, nella quasi totalità cittadini dell’America Latina, tutti gravemente indiziati. A partecipare anche gli uomini del commissariato di polizia di Sesto San Giovanni, che hanno arrestato un sudamericano residente in città, sospettato di far parte dell’organizzazione criminale.
I cani erano sottoposti a operazioni chirurgiche prima di partire, riempiendo di ovuli il loro intestino. Poi, una volta recuperati, venivano uccisi e squartati. La droga prima di essere collocata nel ventre dei cani veniva avvolta in un cellophane, poi nella carta carbone per essere impenetrabile ai raggi X, quindi ancora nel cellophane e in uno scotch di vinile nero, ancor più resistente ai raggi X. L’involucro era così pronto per essere inserito nei cani di grossa taglia tipo San Bernardo, Gran danese, Dog de Bordeaux, Mastino napoletano e Labrador. Almeno una cinquantina i casi stimati dalle intercettazioni. L’unico cane scampato è stato salvato grazie alla confessione della donna di un trafficante.
Nello stesso contesto sono state denuciate in stato di libertà altre 112 persone, rispettivamente 98 maggiorenni e 14 minori. L’indagine, condotta dal commissariato di polizia Mecenate, coinvolge numerosi gruppi di giovani di origine sudamericana riconducibili al fenomeno delle cosidette pandillas ed è la prosecuzione di una prima inchiesta conclusa con l’emissione di 30 ordinanze di custodia cautelare eseguite il 7 febbraio 2012, a carico di altrettante persone ritenute gravemente indiziate di tentati omicidi, rapine ed estorsioni.