mercoledì 20 marzo 2013

Usavano i cani come corrieri della droga, poi li uccidevano. In manette 75 sudamericani in tutta Italia, uno è di Sesto

Posted on March 20, 2013 by redazione online

Usavano i cani come corrieri della droga, non esitando ad ucciderli per recuperare i preziosi ovuli di cocaina. E’ di 75 ordinanze di custodia cautelare con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio, traffico di droga e detenzione d’armi, il bilancio di un’operazione della polizia di stato a Milano e in tutta Italia. Perquisizioni sono state disposte a Milano e provincia, e nelle province di Bergamo, Brescia, Lodi, Pavia, Piacenza, Novara e Varese e a Roma. Le persone coinvolte sono 57 maggiorenni e 18 minorenni, nella quasi totalità cittadini dell’America Latina, tutti gravemente indiziati. A partecipare anche gli uomini del commissariato di polizia di Sesto San Giovanni, che hanno arrestato un sudamericano residente in città, sospettato di far parte dell’organizzazione criminale.
I cani erano sottoposti a operazioni chirurgiche prima di partire, riempiendo di ovuli il loro intestino. Poi, una volta recuperati, venivano uccisi e squartati. La droga prima di essere collocata nel ventre dei cani veniva avvolta in un cellophane, poi nella carta carbone per essere impenetrabile ai raggi X, quindi ancora nel cellophane e in uno scotch di vinile nero, ancor più resistente ai raggi X. L’involucro era così pronto per essere inserito nei cani di grossa taglia tipo San Bernardo, Gran danese, Dog de Bordeaux, Mastino napoletano e Labrador. Almeno una cinquantina i casi stimati dalle intercettazioni. L’unico cane scampato è stato salvato grazie alla confessione della donna di un trafficante.
Nello stesso contesto sono state denuciate in stato di libertà altre 112 persone, rispettivamente 98 maggiorenni e 14 minori. L’indagine, condotta dal commissariato di polizia Mecenate, coinvolge numerosi gruppi di giovani di origine sudamericana riconducibili al fenomeno delle cosidette pandillas ed è la prosecuzione di una prima inchiesta conclusa con l’emissione di 30 ordinanze di custodia cautelare eseguite il 7 febbraio 2012, a carico di altrettante persone ritenute gravemente indiziate di tentati omicidi, rapine ed estorsioni.

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