PILLOLE DELL'ALTRA SESTO
Dialogonews.it
Sesto, la giunta approva una delibera che vieta l’affissione di manifesti che ledano la dignità di uomini e donne
SESTO SAN GIOVANNI – Un freno alle pubblicità ritenute lesive della dignità di genere. Lo ha deciso la Giunta di Sesto San Giovanni che, in una delibera approvata martedì 2 aprile, ha ribadito come la pubblicità contenente messaggi discriminatori e degradanti riguardo al genere rappresenti “un ostacolo per una società moderna e paritaria”.
“Viviamo – ha dichiarato l’Assessora alle Pari Opportunità Rita Innocenti – in un mondo nel quale la comunicazione pervade ogni aspetto della vita quotidiana. La pubblicità e il sistema dell’informazione hanno quindi un ruolo e una responsabilità fondamentali nella costruzione dell’immaginario e della cultura di una comunità. Le immagini sono infatti un canale immediato di trasmissione di principi e valori (o disvalori), capace di raggiungere tutti, adulti e bambini, anche indipendentemente dalla volontà di ciascuno. La scelta dell’Amministrazione comunale è da questo punto di vista un gesto di grande importanza culturale e politica, in quanto oltre a ribadire la priorità della dignità della persona, propone una serie di buone pratiche – dall’educazione all’immagine nelle scuole alla moratoria sulle pubblicità sessiste negli spazi comunali – con l’obiettivo di contribuire a formare un nuovo linguaggio comunicativo, libero da stereotipi e discriminazioni“.
Con la moratoria sulle pubblicità lesive della dignità di genere, l’Amministrazione di Sesto San Giovanni aderisce alla risoluzione del 3 settembre 2008 del Parlamento Europeo e dichiara il Comune “Città libera dalla pubblicità e dalla comunicazione offensiva dell’immagine di donne e uomini”, si impegna a realizzare campagne di informazione e formazione rivolte ai cittadini e ai più giovani sulla parità di genere, a vigilare affinché nessun materiale e nessuna pubblicazione relativi a iniziative collegate o patrocinate dal Comune contenga messaggi avvilenti per la dignità di donne e uomini e a rivedere il regolamento sulla pubblicità per impedire l’affissione negli spazi comunali di questo tipo di materiale.
Nessun commento:
Posta un commento