venerdì 5 aprile 2013

PILLOLE DELL'ALTRA SESTO

Dialogonews.it

Sesto, la giunta approva una delibera che vieta l’affissione di manifesti che ledano la dignità di uomini e donne

Chi stabilirà se e quando un’immagine è censurabile o maliziosamente accattivante come questa della campagna per l’Unità?
Chi stabilirà se e quando un'immagine è censurabile o maliziosamente accattivante come questa della campagna per l'Inità?     SESTO SAN GIOVANNIUn freno alle pubblicità ritenute lesive della dignità di genere. Lo ha deciso la Giunta di Sesto San Giovanni che, in una delibera approvata martedì 2 aprile, ha ribadito come la pubblicità contenente messaggi discriminatori e degradanti riguardo al genere rappresenti “un ostacolo per una società moderna e paritaria”.
Viviamo – ha dichiarato l’Assessora alle Pari Opportunità Rita Innocenti – in un mondo nel quale la comunicazione pervade ogni aspetto della vita quotidiana. La pubblicità e il sistema dell’informazione hanno quindi un ruolo e una responsabilità fondamentali nella costruzione dell’immaginario e della cultura di una comunità. Le immagini sono infatti un canale immediato di trasmissione di principi e valori (o disvalori), capace di raggiungere tutti, adulti e bambini, anche indipendentemente dalla volontà di ciascuno. La scelta dell’Amministrazione comunale è da questo punto di vista un gesto di grande importanza culturale e politica, in quanto oltre a ribadire la priorità della dignità della persona, propone una serie di buone pratiche – dall’educazione all’immagine nelle scuole alla moratoria sulle pubblicità sessiste negli spazi comunali – con l’obiettivo di contribuire a formare un nuovo linguaggio comunicativo, libero da stereotipi e discriminazioni“.
Con la moratoria sulle pubblicità lesive della dignità di genere, l’Amministrazione di Sesto San Giovanni aderisce alla risoluzione del 3 settembre 2008 del Parlamento Europeo e dichiara il Comune “Città libera dalla pubblicità e dalla comunicazione offensiva dell’immagine di donne e uomini”, si impegna a realizzare campagne di informazione e formazione rivolte ai cittadini e ai più giovani sulla parità di genere, a vigilare affinché nessun materiale e nessuna pubblicazione relativi a iniziative collegate o patrocinate dal Comune contenga messaggi avvilenti per la dignità di donne e uomini e a rivedere il regolamento sulla pubblicità per impedire l’affissione negli spazi comunali di questo tipo di materiale.

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